Tendinopatia cuffia dei rotatori

La cuffia dei rotatori è una rete di 4 muscoli i cui tendini rivestono la testa dell’omero e lo mantengono stabile all’interno dell’acetabolo dell’articolazione della spalla.

La tendinopatia della cuffia dei rotatori è una patologia causata dalla ripetizione dello stesso movimento per molto tempo. Il “gesto” in questo caso è simile a quello compiuto dal tennista o dal pallavolista, che portano il braccio in abduzione (allontanamento del braccio dal corpo), extrarotazione e retroproiezione (rotazione all’indietro). Col tempo, la ripetizione porta ad una infiammazione dei tendini, che degenera in lesioni la cuffia dei rotatori, cioè dei quattro muscoli i cui tendini rivestono e proteggono la testa dell’omero. Può anche verificarsi in seguito a dei traumi (cadute, sforzi eccessivi), ma è meno frequente della degenerazione dovuta al logoramento del tendine nel tempo.

Sintomi:

  • dolore e debolezza quando il paziente solleva o alza il braccio
  • dolore quando il paziente dorme
  • la spalla scricchiola compiendo alcuni movimenti

Se la causa del dolore è dovuta alla ripetizione del movimento nel tempo, i sintomi evolvono in modo graduale, raggiungendo il culmine quando gli anti-infiammatori non hanno più effetto e la cuffia dei rotatori è ormai lesa.

Riabilitazione

La riduzione del dolore, causato dalla tendinite, è sicuramente il primo obiettivo e lo si ricerca tramite terapie fisiche strumentali, come per esempio, la tecarterapia o la laserterapia. Si associano manipolazioni e mobilizzazioni passive del fisioterapista per recuperare o mantenere la completa mobilità articolare della spalla e ridurre contratture antalgiche dei muscoli circostanti.

Si passa poi ad esercizi di mobilità passiva ed attiva, sotto la guida del terapista, per ripristinare un corretto movimento attivo dell’articolazione senza dolore e compensi scapolari ed al rinforzo muscolare prima isometrico poi con elastici.

Fondamentale saranno le attività domiciliari affidate al paziente dal fisioterapista per dare continuità. Migliorare lo schema motorio permette infatti di preservare maggiormente l’integrità della cuffia dei rotatori perché “muovere” è importante ma ancor di più il “come muovere”.