Prepararsi per la stagione sciistica: dalla terra alla neve

Prepararsi per la stagione sciistica: dalla terra alla neve

Quando manca poco al ritorno sugli sci, non basta aspettare: è il momento di costruire una “base solida” che riduca il rischio di infortuni. In questa fase — che possiamo definire pre-sciistica — è fondamentale un percorso mirato.

1. Attivazione neuromuscolare e rinforzo funzionale

Più che “fare pesi”, serve allenare la coordinazione, la stabilità e il controllo posturale.

  • Esercizi mono-podalici (stare in equilibrio su una gamba, su superfici instabili)
  • Skip, balzi controllati, esercizi pliometrici leggeri (salti su cassa, salti laterali)
  • Core training: plank variati, pallof press, dead bug – per integrare stabilità lombare, addominale e controllo del bacino

Queste proposte aiutano a preparare i sistemi neuromuscolari a risposte rapide in movimento, come i cambi di peso sugli sci.

2. Forza mirata per catene cinetiche coinvolte

In parallelo, serve un po’ di lavoro classico (ma sempre con criterio):

  • Gambe: squat, affondi, step-up. Inserire varianti in catena cinese chiusa (ad esempio pressa, leg press) per distribuire il carico.
  • Basso corpo e glutei: hip thrust, ponte gluteo, adduzioni/abduzioni, esercizi per ischiocrurali
  • Parte superiore/stabilità scapolo-o­merale: pull down, rematori, esercizi con elastici per deltoidi e rotatori della spalla

È utile modulare il carico: iniziare con intensità moderata, progressivamente aumentare verso carichi più elevati ma sempre controllati.

3. Mobilità articolare e flessibilità specifica

Per evitare rigidità e adattarsi meglio ai movimenti della sciata, serve lavorare su:

  • Caviglia / tibio-tarsica: flessione dorsale, caviglia in rotazione
  • Ginocchio / rotazione del femore
  • Anca: flessione, estensione, abduzione/adduzione
  • Colonna vertebrale / bacino: estensioni, rotazioni, mobilità lombare e dorsale

Sessioni di stretching dinamico, yoga mirato o tecniche di mobilità articolare (es. foam rolling) possono fare la differenza.

4. Allenamento cardiovascolare e condizionamento metabolico

La resistenza rimane un elemento chiave: per mantenere intensità nel corso delle giornate in montagna, è utile:

  • Interval training (HIIT moderato)
  • Allenamenti a intervalli sulla bicicletta o cyclette
  • Camminate o corsette con variazioni di pendenza
  • Esercizi combinati (circuiti con stazioni), per stimolare il metabolismo e la resistenza muscolare

5. Prevenzione, valutazione e fisioterapia preventiva

Non aspettare che il dolore arrivi: fai una valutazione preventiva da fisioterapista, specie se hai avuto infortuni in passato.
Il fisioterapista può:

  • Identificare punti “deboli” (vano articolare, squilibri muscolari)
  • Prescrivere esercizi mirati di compenso e correzione
  • Utilizzare tecniche manuali (mobilizzazioni, terapia manuale) o supporti (taping, esercizi in catena)

6. Recupero, rigenerazione e controlli periodici

  • Riposo adeguato fra le sedute
  • Tecniche di rilassamento muscolare: massoterapia, stretching passivo
  • Strategie di recupero: sonno, idratazione, alimentazione bilanciata
  • Valutazioni intermedie: verificare ogni 3–4 settimane l’evoluzione, eventuali compensi o adattamenti

In conclusione
La fase pre-sciistica non è un “optional”: è l’investimento che protegge il corpo quando tornerai a spingere sulla neve. Concentrati su esercizi di stabilità, forza funzionale, mobilità e condizionamento, e affidati a un fisioterapista per personalizzare il percorso.

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