Cervicalgia

Il termine cervicalgia definisce un generico dolore al collo che si protrae per un periodo di tempo variabile (mesi/anni).
La sedentarietà, i colpi di freddo e la postura scorretta costituiscono gli elementi eziopatologici maggiormente coinvolti.

La cervicalgia acuta è invece causata da: colpi di frusta, ernie cervicali, ipercifosi dorsale, ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare, osteofiti, spondilosi e sport di potenza.

In base alla sede coinvolta dal dolore, e ai sintomi ad esso correlati, è possibile distinguere tre varianti:

  1. Cervicalgia propriamente detta: il dolore cervicale si concentra in sede cervicale
  2. Sindrome cervico-brachiale (o brachialgia): il dolore si estende dalla zona cervicale al braccio
  3. Sindrome cervico-cefalica: la cervicalgia è accompagnata da sintomi secondari come alterazioni della vista, disturbi della deglutazione e vertigini.

I test principali da effettuare sono:

  • Anamnesi, osservazione e palpazione medica
  • Radiografia del rachide cervicale
  • TC (tomografia computerizzata), eventualmente associata a mielografia (per individuare una possibile compromissione del midollo spinale)
  • MRI (Magnetic Resonance Imaging)
  • Elettromiografia (individua eventuali anomalie della radice nervosa)

Gli esercizi per il dolore cervicale devono essere improntati nell’ottica di sciogliere tensioni, stress e di mobilizzare le vertebre cervicali irrigidite e contratte. Un bravo fisioterapista istruirà il paziente sulla giusta esecuzione dell’esercizio.
Per ottenere il massimo del risultato in tempi brevi, è necessario eseguire quotidianamente gli esercizi con dolcezza e lentezza. Contrariamente, quando eseguiti frettolosamente, con distrazione e movimenti bruschi, gli esercizi cervicali possono perfino acutizzarla.